1940, la prima vittoria al Giro d'Italia


Il 28° giro d'Italia parte il 19 Maggio da Milano.

Coppi, che e' ancora uno sconosciuto, e' alla Legnano, la squadra di Bartali, e per Bartali dovra' fare il gregario per 700 Lire al mese.
Alla quinta tappa ritroviamo Bartali in difficolta' a causa di una caduta avvenuta tre giorni prima; e' nel corso di questa tappa che Coppi chiede ed ottiene dal suo direttore sportivo il permesso di andare all'attacco dopo che alcuni corridori sono andati in fuga.
Coppi parte, raggiunge gli uomini in fuga e tenta di andarsene, ma, colmo della sfortuna , cade e poi rompe la biciletta, perdendo cosi' tempo prezioso.

La tappa decisiva sara' l'undicesima, con la scalata dell'Abetone: ed e' proprio sull'Abetone che Fausto Coppi attacca, distaccando tutti nonostante il freddo, la pioggia e la grandine, sino ad arrivare a Modena dove indossera' la sua prima Maglia Rosa.
A Modena Bartali è furioso perché ha perso ancora terreno. “Come è andata ?” chiede a Pavesi, il direttore sportivo della Legnano.
“A noi della Legnano non è andata mica tanto male, abbiamo vinto la tappa. Quel ragazzo, quello nuovo … come si chiama …. Il Coppi” “Io credevo che si fosse ritirato …. Invece era andato avanti …. È bravo quello” ammette a denti stretti Gino, il Capitano.
“Anche troppo!” aggiunge subito Pavesi e Bartali capisce,“ha preso la maglia?” e si allontana senza neppure aspettare la risposta.
Ma nonostante la rabbia quello che conta e' la Legnano, la squadra. Fausto Coppi e' maglia rosa e quindi la Legnano deve correre per Fausto
Cosi', durante una tappa di montagna, sara' proprio Bartali ad andare in aiuto di Coppi , vittima di un crisi, ed a comportarsi come un gregario .
Segui' poi il "tappone" dolomitico con le scalate del Falzarego, del Pordoi e del Sella che furono affrontate insieme da Coppi e Bartali , in fuga da soli fino ad Ortisei dove a Bartali ando' la vittoria di tappa.
Il giro era virtualmente finito e Fausto Coppi arrivera' a Milano in Maglia Rosa con 2'40" sul secondo arrivato e 45'09" su Gino Bartali.

Il giorno dopo, 10 Giugno 1940, per l'Italia inizia la seconda guerra mondiale.