1951: la morte di Serse Coppi


La prima gara del 1951 e' la Milano-Torino, l'11 Marzo.
All'arrivo, durante il giro di pista del velodromo di Torino , Fausto Coppi cade a causa della pioggia ed ancora si frattura la clavicola.
Torna in tempo per il Giro d'Italia che parte il 19 maggio, ma i postumi della frattura ed il poco allenamento si fanno sentire : arriva quarto .

Il 29 giugno si corre il Giro del Piemonte : a poche centinaia di metri dall'arrivo (il Velodromo di corso Casale) Fausto e Serse Coppi, suo fratello, stanno preparando la volata quando la ruota anteriore di Serse si infila in una rotaia del tram facendolo cadere .
La botta e' forte, Serse ha picchiato la testa contro il marciapiede ma pochi secondi si rialza, apparentemente senza aver subito nessuna grave conseguenza.
Sembra tutto a posto ma due ore dopo, in albergo, Serse inizia a lamentarsi di forti dolori alla testa ed a gemere sempre più forte: viene chiamato un dottore e poi l'ambulanza che lo trasporta in una clinica, ma e' ormai troppo tardi: Serse, ormai svenuto, viene visitato immediatamente, ma , prima ancora che si possa tentare di operarlo , muore in conseguenza di una emorragia cerebrale.

Fausto e' distrutto dalla morte del fratello, con cui non solo aveva condiviso l'infanzia, ma che era anche il suo compagno inseparabile in corsa e pensa di rinuciare al Tour e di ritirarsi definitivamente dal ciclismo.

Tuttavia, passati alcuni giorni, Fausto torna sulla sua decisione e si presenta alla partenza del Tour de France, probabilmente per cercare di superare il trauma dovuto alla morte del fratello.
Ma il morale e' a pezzi ed anche fisicamente Coppi non e' in forma: i postumi della frattura e la cattiva preparazione che ne deriva si faranno sentire. La crisi piu' grave si avra' alla sedicesima tappa, quando, anche a causa del caldo soffocante, Coppi iniziera' a staccarsi progressivamente dal gruppo .

Inutili sono gli aiuti dei suoi piu' fidati gregari come Andrea Carrea, Ettore Milano e Biagiotti: Coppi arrivera' con circa mezz'ora di ritardo dal gruppo guidato da Koblet ed evitando l'eliminazione per soli 5 minuti. Ma il Tour non e' finito e 4 tappe dopo Fausto torna alla riscossa andando a scalare l'Izoard ed il Col de Vars in solitudine . Ormai il Tour e' deciso e Coppi arriverà a Parigi decimo in classifica generale a 46 minuti da Hugo Koblet, il vincitore.
L'ultimo traguardo dell'anno e' il Campionato mondiale, l'unica vittoria che ancora gli manca, ma ancora la sfortuna si accanisce contro Fausto che, vittima di un attacco febbrile, non potra' partecipare alla competizione.