1960, muore Fausto. Il grande airone ha chiuso le ali


Nel dicembre del '59 Fausto Coppi , Raphaël Géminiani , Jacques Anquetil ed altri corridori vengono invitati ad un criterium ad Ouagadougou, allora nell' Alto Volta ed ora capitale del Burkina-Faso.

Questa riunione era stata organizzata nell'ambito delle celebrazioni per l'anniversario dell'indipendenza della giovane nazione africana ed era seguita da un safari organizzato per i corridori.
E' probabilmente nel corso di questo safari che , a causa di una puntura di zanzara, Fausto Coppi contrae il male che lo stronchera' dopo poco tempo.
Tornato a casa Fausto Coppi inizia a sentirsi sempre piu' debole e febbricitante fino : il 27 dicembre le sue condizioni si aggravano e lo costringono a letto, ma i medici che lo visitano diagnosticano solo una forte forma influenzale.
Ma il primo Gennaio la situazione appare cosi' grave da indurre i medici a ricoverare Coppi all'ospedale di Tortona, pur senza modificare la loro diagnosi (si arrivera' al massimo a parlare di una forte bronchite ).

Nel frattempo , in Francia, anche Geminiani era stato colpito dalla stessa malattia , ma i medici francesi riuscivano a diagnosticare in tempo la malaria e curavano con successo il campione francese. Il fratello di Geminiani telefonava immediatamente in Italia per avvisare il medico curante di Fausto ma, incredibile, si sentiva rispondere bruscamente di non preoccuparsi di come veniva curato Coppi !
Naturalmente Raphaël Géminiani riuscirà a salvarsi.
Il 2 Gennaio , alle 8.45 del mattino , dopo una notte di agonia, Fausto Coppi spirava , stroncato dalla malaria che i medici non avevano diagnosticato. L'atleta piu' ammirato del suo tempo e forse anche il piu' maltrattato ricevette due giorni dopo, a Castellania, l'ultimo addio dai tifosi, dagli amici e dagli ex nemici: quasi cinquantamila persone parteciparono al funerale di Fausto Coppi.

Il grande airone ha chiuso le ali