Ettore Milano


Ettore Milano (San Giuliano Nuovo, 25 luglio 1925 – Novi Ligure, 21 ottobre 2011)

Professionista dal 1949 al 1958, vinse una tappa al Giro d'Italia 1953 a Napoli .

Ettore Milano ebbe la fortuna di essere entrato presto nella “scuola di ciclismo” di Biagio Cavanna, il cieco che vedeva e leggeva attraverso i muscoli degli atleti le loro qualità e di cui sposò la figlia Ada. Passato al professionismo corse per la Bianchi, la Carpano e la Asborno.

Ettore Milano È ricordato, accanto a Sandrino Carrea e Michele Gismondi, come uno dei principali gregari di Fausto Coppi, suo capitano alla Bianchi. Ma Ettore Milano non fu solo un gregario per il Campionissimo: era il suo compagno di camera, il suo consulente in corsa e dopo la morte di Serse, l’amico ed il confidente a cui confidava i segreti ed a cui a volte si rivolgeva anche per avere conforto e comprensione, specialmente dopo la sua crisi coniugale e l’ incontro con Giulia Occhini.

Coppi aveva per Milano una sconfinata fiducia ed il tacito permesso di fare, all’occorrenza, le sue veci: i suoi consigli e le sue impressioni erano sempre preziosi e tenuti in considerazione .
Fu proprio Milano a dire a Fausto, dopo aver passato diversi minuti a conversare con Hugo Koblet al raduno di partenza della Bolzano-Bormio del Giro d'Italia 1953, che lo svizzero gli era apparso stanco, come non avesse riposato e che secondo lui, se attaccato sullo Stelvio, sarebbe crollato.
Cosicché il Campionissimo, sulla Stelvio, attaccò e fece suo un Giro praticamente perduto a sole due tappe dalla fine.

Quando Ettore Milano, all'alba del 1960, si recò al capezzale di Coppi nell'ospedale di Tortona ricevette dal suo capitano l'ultimo ordine, anzi una preghiera: dammi un po' d'aria. L'amico fedele di una vita gli cambiò la bombola dell'ossigeno. Poco dopo Fausto morì.

A fine carriera diventò direttore sportivo, nella Carpano, nella Tricofilina, nella Sanson e nella Zonca, squadra in cui rimase fino al 1979.
È scomparso nel 2011, all'età di 86 anni

Ettore Milano e Fausto Coppi
Ettore Milano e Fausto Coppi