1945, la fine della guerra ed il ritorno a casa


Il 1º febbraio 1945 Fausto Coppi, in qualità di automobilista aggregato alla RAF , rientra finalmente nel sud Italia sotto il controllo degli Alleati.
A Caserta Coppi viene assegnato come autista per il tenente Towell della RAF.
Towell non sa nulla di ciclismo e tantomeno conosce Coppi ma nel campo britannico il campione gode di una naturale, immensa popolarità tra i suoi compagni e notato questo il Tenente Towell, che lo comanda, capisce di trovarsi davanti ad un personaggio sportivo importante.
Fausto Coppi in divisa Gli altri italiani della guarnigione gli spiegano chi sia Fausto e di conseguenza vengono concessi al campione i primi permessi per ricominciare ad allenarsi
Manca però una bicicletta per farlo: Fausto riesce a contattare Gino Palumbo, giornalista che lavora alla redazione sportiva della Voce e futuro direttore della Gazzetta dello Sport e gli chiede: «Sono Coppi e vorrei tornare a correre, ma ho soltanto una bici militare con le gomme piene che mi procurano dolori continui. Il suo giornale mi può aiutare?»
Palumbo lancia subito un appello: «Date una bicicletta a Fausto Coppi». Rispondono in tre.
Racconterà Palumbo: «Scegliemmo la bici di un falegname di Grumo Nevano. Si chiamava Davino. Venne al giornale, consegnò la bici a Fausto, che non dimenticò mai il gesto. Due mesi dopo andò a Grumo per una gara di ciclocross».
La bici però ha un telaio da 56 centimetri e a lui occorre una più grande, da 60, per potersi allenare nel miglior modo possibile.
Tessera di Fausto Coppi per la S.S. Lazio Nella primavera del 1945 Coppi è a Roma dove riesce a tesserarsi per la sezione ciclismo della Polisportiva S.S. Lazio(seguito più tardi da suo fratello Serse), che in quel periodo è l'unica società italiana, ad avere una discreta organizzazione.
Con la S.S. Lazio Ciclismo si aggiudica, a distanza di tre anni dagli ultimi trionfi, cinque vittorie.
Dopo la liberazione arriva il momento di tornare a casa ma nell'Italia distrutta i mezzi per farlo sono quasi inesistenti e quindi per il Campionissimo il modo piu' naturale per farlo è quello di risalire l'Italia pedalando (partì da Somma Vesuviana in sella alla sua bicicletta e la sera del giorno dopo era a casa, a Novi Ligure: 817 chilometri in meno di due giorni)
Arrivato a casa ritrova la fidanzata Bruna Ciampolini che sposera' nella centralissima basilica dell'Assunta di Sestri Ponente il 22 novembre del 1945.
Due anni dopo, il 1° novembre 1947, nasce sua figlia Marina.